PAESI LIMITROFI

La Valle d’Itria è la valle dei trulli per antonomasia, qui si riscontra la massima concentrazione di trulli sparsi: uno scenario da favola e incantevole, un panorama unico e fantasioso. Non è una vera e propria valle, ma un territorio dolcemente ondulato in cui si alternano avvallamenti e colline, poggi e saliscendi carsici.
A far da cornice, sulle alture più alte, le cittadine di Martina Franca (TA), Locorotondo (BA),  Cisternino (BR) e Ceglie Messapica (BR) dove la valle si apre gradualmente alla piana salentina. Oltre ai quattro comuni citati hanno territorio comunale in valle d’Itria Ostuni (BR) e Alberobello (BA).
Il toponimo “Itria” potrebbe derivare dal culto orientale della Madonna Odegitria (cioè che indica la via) importato dai monaci basiliani che nel 977 si insediarono nel territorio, provenienti dai territori dell’impero romano d’oriente.

CISTERNINO a 394 m. di altitudine, su una collina che domina la valle d’Itria, è un comune di 13.000 abitanti, raccolto intorno al suo piccolo ma grazioso centro storico, definito uno dei “borghi più belli d’Italia”.
“Un grande capolavoro di architettura senza architetti” (Hidenobu Jinnai). Questa è Cisternino, un capolavoro di architettura mediterranea, un puzzle architettonico formatosi nel tempo, tutto rigorosamente imbiancato dal latte di calce. Un labirinto di strade dove è bello perdersi per sbucare in piccoli slarghi, dinanzi a un’antica fontana, attraversando archi di passaggio che conservano sempre nicchie sacre con fiori e ceri accesi.
Nel  bianco nucleo antico, numerose macellerie specializzate nel servizio di “fornello pronto”, per gustare carne mista arrostita nel forno a legna. Molto bella la Chiesa Madre dedicata a San Nicola e la Torre Normanna Sveva o di Porta Grande principale ingresso al paese in epoca medievale. Dai numerosi balconi naturali e dalla villa comunale, bellissimi i panorami con la sguardo che giunge ad ammirare tutta la Valle d’Itria con, sui fianchi collinari, le cittadine di Martina, Locorotondo e Ceglie.

LOCOROTONDO (410 m. di altitudine) deve il suo nome – loco rotondo – alla rotondità del suo bianco centro storico annoverato fra “i borghi più belli d’Italia”.
Una curiosità: Locorotondo è nel guinnes dei primati essendo l’unico paese al mondo il cui nome è composto da cinque lettere O.
Il comune di Locorotondo conta 14.000 abitanti, ed è conosciuto per il già citato vino “Bianco Doc Locorotondo”.
Da segnalare la neoclassica Chiesa Madre, dedicata a San Giorgio, e la romanica Chiesa di Santa Maria della Greca, da non perdere la visita del borgo antico con le graziose casette a “cummerse” con i tetti spioventi ricoperti di chiancarelle (lastre calcaree simili a quelle usate per i trulli).
La cittadina di Locorotondo nel 2012 è stata insignita della bandiera arancione del  Touring Club Italiano per il centro storico di grande interesse storico-culturale e per la cura e l’armonia dell’abitato.

MARTINA FRANCA  a 435 metri di altitudine è il balcone naturale più alto sulla valle, conta circa 50.000 abitanti.
Una città vivace con numerose attività commerciali, agricole (produzione di vini tipici) e artigianali-industriali legate all’abbigliamento.
Il centro storico porta l’impronta barocca nei suoi numerosi palazzi, nei balconcini in ferro battuto e nelle chiese, dove trova la sua massima evidenza con la Basilica di San Martino (1737).
Legato alla naturalità del paesaggio è un prodotto tipico di Martina e della Valle d’Itria “il capocollo” presidio Slow Food, un insaccato ottenuto dai maiali allevati in boschi di fragno.

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